venerdì 17 luglio 2009

Dall'area metropolitana di Boston alla città metropolitana di Reggio Calabria

di Beniamino Cordova* -
(pubblicata su www.strill.it il 25 giugno 09)

Bello il titolo, interessante il tema. Dopo un mese, tra qualche giorno, volgerà al termine la mia esperienza di studio e ricerca negli States.

Ebbene si, Ricerca, proprio quella. In una realtà come quella reggina, da poco diventata (solo burocraticamente) Città Metropolitana ad una realtà consolidata come quella di Boston, nello Stato del Massachusetts, regione del New England, USA.

Perché fare Ricerca scientifica in America e perché proprio a Boston? Presto detto.

La Ricerca scientifica a queste latitudini, ho felicemente notato, che ricopre un valore completamente diverso rispetto a quello che da noi, purtroppo, viene assegnato. Frequentare un PhD (Philosophiæ Doctor), l’equivalente del nostro Dottorato di Ricerca, significa immergersi completamente e quotidianamente (anche frequentando i bellissimi, attrezzatissimi e localizzati in luoghi sicurissimi, College Universitari, simili nel concetto ma non nella forma alla Casa dello Studente, da noi concepita) nello studio e nelle innovazioni della disciplina.

E poi, fatemelo dire, c’è anche un pizzico di orgoglio nel dire “I’m attending a PhD in Italy” e vedere i volti degli addetti alle biblioteche del MIT o della Harvard University (due delle Università più importanti del mondo), sorridere e spalancare le porte; o i cassieri nei bookstores, felici di poter applicare corposi sconti; o persino il volto quasi felice e permissivo degli irreprensibili poliziotti americani alla frontiera.

Non oso pensare, l’ilarità che provocherebbe la stessa frase detta in Italia.

Se poi si aggiunge anche che si frequenta il Dottorato di Ricerca in Pianificazione Territoriale a Reggio Calabria arrivano addirittura gli inviti a cena. Ebbene si, non è uno scherzo.

Il Dottorato in Pianificazione Territoriale sino a qualche anno addietro, e lo è stato per molti anni, gemellato con la Northeastern University di Boston ed ancora oggi nutre oltreoceano rilevante considerazione.

Ricerca a Boston. Quando si parla scientificamente di Aree Metropolitane, non si può prescindere da quella di Boston.

La città americana fa scuola nel mondo in questo settore e conoscere dettagliatamente le politiche da loro attuate dalla nascita ad oggi può diventare determinante in un contesto come quello di Reggio Calabria Città Metropolitana.

Risulta di fondamentale importanza comprendere le modalità di partecipazione dei cittadini o i rapporti della Città con i centri minori che gravitano quotidianamente, per lavoro, servizi ed altro, attorno ad essa.

Usufruire dei loro trasporti metropolitani, non studiarli solo sui libri, può aiutare a definire in maniera chiara alcuni concetti. Capire, per esempio, che Reggio Città Metropolitana, dovrà partire da una seria politica di pianificazione dei trasporti, partendo dalle risorse in essere; non può prescindere dalla nascita di un’unica (dico unica) Società Metropolitana di Trasporto, che significa mettere sotto lo stesso tetto, Metropolitana di superficie, Bus e Metropolitana del Mare, a servizio delle aree che gravitano attorno alla città: solo così si può ambire ad una efficiente intermodalità.

Concepire inoltre come falso problema quello di pensare sin da oggi i Comuni che intendono far parte dell’Area Metropolitana di Reggio. Il Sistema Metropolitano di Trasporto non si preoccupa di questo, l’unico ruolo che ricopre è quello di assicurare un servizio adeguato alla domanda dell’utenza.

Sin dove arriva la domanda di trasporto quotidiano casa – lavoro - servizi?

Non c’è uno standard preciso, si utilizza spesso il criterio della distanza media di 100 km dal centro principale (è un dato che si utilizza come criterio generale), da fare con un unico mezzo o utilizzando più mezzi (intermodalità) del Sistema Metropolitano di Trasporto.

In un sistema serio ed efficiente non risulta assolutamente problematico raggiungere la Città anche da distanze considerevoli.

Il Massachusetts Bay Transportation Authority (MBTA), ossia la Società di Trasporto dell’Area Metropolitana di Boston comprende Bus, Treni (anche a lunga percorrenza), Metropolitana, Tram (in periferia viaggia in superficie ma all’interno del centro urbano diventa underground e quindi una metropolitana a tutti gli effetti), Bus speciali per il collegamento città-aeroporto (anche questi underground, veri e propri bus all’interno di gallerie identiche a quelle della metropolitana, chiaramente senza binari ma con semplice asfalto), ed infine Aliscafi che dal Waterfront raggiungono il Logan Airport, e altre località dell’area metropolitana, offrendo un ulteriore servizio ai pendolari; tutti questi mezzi con un unico (dicesi unico) ticket.

Punto fondamentale questo: “ulteriore servizio ai pendolari” ossia “alternativa ad un sistema già consolidato ed efficiente”, questo praticamente risulta essere il servizio di collegamento via mare a Boston.

E’ fondamentale far passare l’idea, questo vale soprattutto per Reggio Città Metropolitana, che non è importante trovare sempre e solo il modo più veloce o più economico per raggiungere un luogo; l’importante è soprattutto trovare le alternative che non sono quantificabili in termini monetari ma migliorano la qualità della vita. Non è importante (questo vale per il futuro, speriamo, Sistema Metropolitano di Trasporto), per esempio, trovare il modo più veloce per arrivare a Reggio da una qualsiasi zona della propria Area Metropolitana ma bensì è importante sapere di poterci arrivare in svariati modi. Per tale motivo vale la pena insistere sulla mia idea (pubblicata più volte anche da questa testata online) della Metropolitana del Mare che collega i porti dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria. Sarebbe una grande conquista poter partire dal porto di Gioia Tauro, (o di Reggio, di Palmi, di Saline, di Bagnara, di Scilla, di Villa San Giovanni o quelli che saranno, di Pellaro, di Catona) ed arrivare in aeroporto direttamente con un Ferry Boat o utilizzarli quotidianamente come servizi ai pendolari.

Si impiega più tempo rispetto ad una corsa in autostrada? Bah, non credo, considerando le condizioni della Salerno - Reggio. Anche se fosse così?

Ci rendiamo conto che in tal modo si migliora la qualità della vita, a costo zero, utilizzando le risorse esistenti ? (i porti sono lì, in attesa che qualcuno si ricordi di loro).

Bisogna conoscere le realtà oltreoceano per capire che la nostra proposta in contesti identici ha avuto risultati eccellenti?

Magari a Boston avranno capito che la risorsa paesaggio, quello urbano soprattutto, si può utilizzare da un’ottica diversa come quella del mare; non solo guardare la città dalla città ma guardare la città dal mare, quindi il ruolo che svolge il paesaggio diventa di primaria importanza.

Neanche a farlo apposta gli ultimi Esami di Stato per Pianificatori Territoriali, hanno affrontato il tema del Paesaggio: paesaggio-ambiente – territorio: tre approcci, una realtà.

E’ chiaro, una sola realtà.

Queste discipline sono legate tra di loro a doppio filo anche alla luce della nuova riforma universitaria che inserisce all'interno dello studio del territorio e dell’ambiente (urbanistica) proprio il paesaggio, quindi oltre all’evidente legame della disciplina anche una consacrazione dall’amministrazione centrale.

La città di Messina in questo contributo non è stata coinvolta. Il rapporto solido e duraturo, soprattutto nei trasporti, tra Reggio e Messina, verrà, certo che verrà, per consacrare la Metropoli dello Stretto ma per ora Reggio dovrà puntare ad utilizzare al meglio le risorse esistenti, quelle proprie, ottimizzarle, perché pensare di bruciare le tappe o di progettare sin da ora, sulla propria sponda calabrese, nuove infrastrutture sembra alquanto aleatorio ed assolutamente inutile: il resto verrà.

Nel caso di Boston, razionalizzare i trasporti, anche dal punto di vista fisico, la costruzione per esempio del BIG DIG, il tunnel autostradale che passa sotto la città, ha consentito di pianificare un sistema di spazi pubblici di elevata qualità, la Greenwai Kennedy, che svolge soprattutto la funzione di collante, di amalgama, tra le zone precedentemente separate da questa ingombrante arteria in superficie.

Ma questa è un’altra storia che presto tratteremo, certo che trattreremo.

Dall’Area Metropolitana di Boston è tutto, a voi la linea.


*Dottorando di ricerca in pianificazione territoriale Unirc

Nessun commento: